Dopo che Apple ha deciso di adottare il nuovo sistema delle cuffie USB Type-C, anche Intel ha deciso di seguirne l’esempio abolendo il classico jack da 3,5 mm in favore di una tecnologia USB che migliori le prestazioni audio delle cuffie e permetta di raggiungere un minore spessore dei dispositivi mobili.
Tutto scorre, e il mondo della tecnologia ha preso Eraclito in parola, tanto da render ogni proprio ritrovato obsoleto nel giro di pochi mesi. Il buon vecchio jack da 3,5 millimetri che aveva fatto la fortuna dei dispositivi mobili fino ad ora adottati, sta adesso per essere accantonato in favore di un nuovo ritrovato sperimentato da Apple per prima ed ora adottato anche da Intel: USB Type-C.
Possiamo dire che un nuovo futuro sta sopraggiungendo?
Forse. Ma è bene, in preparazione, esaminare in breve i vantaggi e gli svantaggi di questo nuovo ritrovato tecnologico.
Innanzi tutto vediamo di chiarire che cosa sia questa uscita USB Type-C.
USB Type-C è un nuovo tipo di connettore universale annunciato sul finire del 2014 e da subito adottato da Nokia, Apple e Google. Il dispositivo è pensato sia per lo scambio di dati sia per l’alimentazione dei device.
VANTAGGI.
L’applicazione dell’uscita USB Type-C alle cuffie audio in sostituzione del jack, apporta essenzialmente due grandi vantaggi: innanzi tutto rinunciare al jack permetterà ai designer di smartphone e dispositivi mobili di realizzare oggetti sempre più sottili senza dover lasciare i 5mm sino ad oggi utilizzati per il jack. E permetterà altresì di liberare spazio all’interno dei nuovi dispositivi, spazio utile per ulteriori strumentazioni. In secondo luogo, poi, sarà rimosso anche il DAC, il chip che permette la riproduzione audio, che sarà spostato all’interno delle cuffie stesse, permettendo così la riproduzione di un suono più “puro” e quindi aumentare la qualità audio, che dipenderà d’ora in avanti dalle cuffie adoperato e non dal nostro smartphone.
SVANTAGGI
Lo svantaggio senza dubbio maggiore sarà la presenza di un’unica porta USB nel nostro dispositivo che dovrà così assolvere a più funzioni contemporaneamente. Ciò ovviamente impedirà al contempo, per fare un esempio, di ascoltar musica mentre lo smartphone o l’ipad sono in carica. Ovviamente si potrà ovviare adottando un adattatore a Y che consenta di raddoppiare il numero di porte USB partendo da una sola, ma questo comporterà comunque dei costi aggiuntivi, ma che probabilmente non si riveleranno di molto onerosi.
A questo si deve aggiungere che la Apple non mancherà di complicarci l’esistenza, con la sua passione per l’esclusività; l’azienda infatti ha scelto di adottare un dispositivo specifico per
la riproduzione audio di proprietà della Lightning e pertanto saranno necessari, in futuro, degli adattatori che consentano il passaggio da USB Type-C a dispositivi Lightning.
In conclusione, si può dire che ad una migliore qualità audio ed un design più sottile (ammesso e non concesso che resista alle pressioni più lievi) avremo di contro problemi di compatibilità tra prodotti di differente marchio o fra quelli più vecchi e quelli più recenti (le vecchie cuffie saranno del tutto inutilizzabili, anche se vi son costate una fortuna) e notevoli seccature nell’utilizzo contemporaneo di un’unica uscita USB dal nostro dispositivo mobile. A tutto questo, aggiungerei, non mancheranno le noie dovute ai costi dei futuri prodotti con adattatori annessi (ma qui, forse, i prodotti “usa e getta” made in China potranno venirci ancora una volta in aiuto).