Entrambi sono simboli delle festività natalizie, e in questo periodo le vetrine dei locali e delle botteghe artigiane si vestono a festa per accogliere i re indiscussi di questo periodo: il Panettone e il Pandoro. Ma cosa li rende speciali e in cosa differiscono? Vediamo i motivi del loro successo e perché sono tra i prodotti più venduti.
Le origini del Panettone
Le storie che circondano le origini del Panettone sono così tante e così diverse che nel tempo sono diventate più che altro una leggenda. Tuttavia una di queste, la più accreditata, è quella del cuoco di Ludovico il Moro, negli anni tra il 1400 e il 1500.
Si dice che al cuoco fosse affidata la missione di cucinare per Natale un pasto molto sfarzoso che soddisfacesse il gusto di tutti gli invitati. Tutto perfetto tranne il dolce che si è bruciato per una svista, che ha portato il cuoco a improvvisare con gli ingredienti a portata di mano: uova, zucchero, uvetta, ecc. Il risultato è stato sorprendente al punto che gli ospiti si sono chiesti come si chiamasse il dolce, al che il cuoco ha risposto: “L’è ‘l pan del Toni“, cioè “è il pane di Toni”, da lì deriva il nome del Panettone.
L’altra storia è quella che si svolge a Milano ed è la storia d’amore proibita tra Ughetto, aiutante dello scudiero del duca, e Adalgisia, la figlia del fornaio. Il padre di Adalgisa iniziò ad avere seri problemi economici a causa della malattia di uno dei suoi figli e iniziò a perdere clienti, per cui costrinse la ragazza a svolgere per pochi soldi lavori molto umili per mantenere in qualche modo la famiglia.
Ughetto, dal canto suo, decise di dare una mano e iniziò a sperimentare nuove ricette di pane, aggiungendo prima il burro e poi lo zucchero, anche con pezzi di canditi e uova.Il risultato è stato un incredibile successo. L’evoluzione natalizia fu l’aggiunta dell’uvetta, che consacrò per sempre quello che poi verrà chiamato”I bei panett cont i ughett”. E fu così che i due riuscirono anche a coronare il loro sogno di amarsi, sposarsi e condividere la vita insieme per sempre.
Le origini del Pandoro
Anche il Pandoro, dal canto suo, ha le sue storie da raccontare. La prima fa riferimento alle origini della ricetta, che si troverebbero addirittura nell’antica Roma: infatti Plinio il Vecchio la cita in uno scritto del I secolo d.C., parlando del cuoco Vergilius Stefanus Senex che preparò un “panis” con farina, fiori, burro e olio.
La seconda versione, più recente, fa riferimento all’usanza veneziana di ricoprire le pietanze dei nobili veneziani con finissime lamine d’oro zecchino. Tra questi cibi c’era anche questo dolce di forma conica chiamato, appunto, “Pane d’oro”.
Le crescite a doppia cifra per Panettone e Pandoro
Con oltre 700 milioni di euro di fatturato annuo e 100.000 tonnellate di dolci natalizi prodotti, il mercato di Panettoni e Pandori si conferma come uno dei più redditizi del settore alimentare.
A rivelarlo è un’indagine condotta da Unionfood, che prende in considerazione le vendite da aprile 2021 ad aprile 2022 registrate nella grande distribuzione organizzata (cioè supermercati ed iper, senza i discount). Il trend mostra una crescita superiore al 17% rispetto allo scorso anno, con un incremento particolare al sud che registra un +25%.
Inoltre, le produzioni artigianali, sebbene coprano un settimo del totale, sono in netta ascesa, a sfavore di quelle industriali.