grillo sul cespuglio

Farina di grillo negli alimenti: cosa bisogna sapere?

L’autorità alimentare dell’Unione Europea ha recentemente autorizzato una start-up vietnamita a commercializzare nell’Unione la farina di Acheta domesticus, noto anche come grillo domestico. La farina di grillo viene prodotta in forma di polvere parzialmente sgrassata e ha lo scopo di fornire un’alternativa alimentare più sostenibile rispetto alle tradizionali fonti di proteine animali.

Tuttavia, la decisione di commercializzare la farina di grillo ha sollevato alcune preoccupazioni tra alcuni gruppi, che sostengono che questo rappresenta uno spregio delle tradizioni alimentari e culturali europee. Inoltre, ci sono preoccupazioni sull’accettabilità del prodotto da parte del consumatore e sui possibili impatti ambientali della produzione di farina di grillo. Vediamo in cosa consiste questo alimento così controverso che potremmo trovare in futuro sulle nostre tavole.

Cos’è la farina di grillo?

La farina di grillo è una fonte alimentare sempre più popolare, perché è ricca di proteine, grassi, minerali e vitamine, e offre un’alternativa sostenibile alle tradizionali fonti di proteine animali. La farina di grillo viene prodotta dalla macinazione dei grilli e si presenta in forma di polvere fine.

La farina di grillo è utilizzata principalmente come ingrediente per gli alimenti per animali, ma sta guadagnando popolarità anche come ingrediente per gli alimenti per l’uomo, in particolare per le diete vegetariane o vegane. La farina di grillo può essere utilizzata come sostituto della farina di cereali nei prodotti da forno, come pane, pasta e dolci, e può essere utilizzata per preparare una varietà di piatti, come polpette, polvere di condimento, cracker e barrette.

La farina di grillo è anche una fonte sostenibile di proteine, poiché i grilli hanno un alto rendimento di proteine rispetto alle altre fonti animali, utilizzano meno acqua e hanno una minore impronta di carbonio rispetto alla produzione di carne bovina o di altri animali. Inoltre, trattandosi di un alimento completo, è un’ottima scelta per tutti quelli che desiderano ridurre le conseguenze ambientali delle loro scelte alimentari.

Come viene prodotta la farina di grillo?

La polvere di grillo è una fonte di proteine e aminoacidi essenziali, che sono importanti per la crescita e il mantenimento dei tessuti del corpo. La polvere di grillo è ricca di proteine e ha un alto rendimento di proteine rispetto alle altre fonti animali, utilizzando meno acqua e ha una minore impronta di carbonio rispetto alla produzione di carne bovina o di altri animali.

La polvere di grillo si ottiene attraverso un processo che prevede l’uccisione degli insetti mediante congelamento, il lavaggio, il trattamento termico, l’essiccazione, l’estrazione dell’olio e la macinazione.

In quali alimenti sarà presente la farina di grillo?

La farina di grillo è versatile e può essere utilizzata in una vasta gamma di prodotti alimentari. Come sostituto della farina di cereali, può essere utilizzata nella produzione di pane, cracker, grissini, barrette e cereali. Inoltre, può essere utilizzata come ingrediente in piatti a base di verdure, pasta, salse, pizza e prodotti sostitutivi della carne. Inoltre, può essere utilizzata nella produzione di siero di latte in polvere, minestre, bevande come la birra, prodotti a base di cioccolato, snack e preparati a base di carne. In questo modo si può contribuire a ridurre l’impatto ambientale delle scelte alimentari e allo stesso tempo proporre una valida alternativa proteica ai consumatori.

La farina di grillo affiancherà larve e locuste

La commercializzazione della farina di grillo è stata autorizzata dalle autorità alimentari dell’Unione Europea per un periodo di 5 anni, a partire dal 24 gennaio 2023. Ciò significa che per 5 anni la start-up vietnamita sarà in grado di commercializzare la farina di grillo nell’Unione Europea.

Il regolamento Ue sui “novel food” entrato in vigore nel 2018 ha permesso la commercializzazione di insetti a scopo alimentare in Europa. Questo regolamento permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali provenienti da paesi terzi. La farina di grillo è il terzo insetto ad essere stato approvato per il consumo, dopo la larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e la locusta migratoria, entrambi approvati nel 2022.

L’approvazione di questi insetti come alimenti, è un passo importante verso una maggiore sostenibilità alimentare, poiché gli insetti richiedono meno risorse rispetto alla produzione di carne tradizionale.